Restauro Colonne del Portico di via Castiglione a Bologna

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Restauro del portico dell'edificio chiamato Casa Aria
via Castiglione, Bologna

Restauro del portico dell'edificio chiamato Casa Aria via Castiglione, Bologna

Oggetto dell’intervento è il portico dell’edificio chiamato Casa Aria, già convento di San Lorenzo, in Via Castiglione 44/46 Bologna.

L’intervento prevede il restauro del portico su via Castiglione da realizzarsi in due fasi:

Cenni storico-artistici sull’edificio.

L’impianto originario si può attribuire al XV secolo. L’edificio presenta una serie di successivi ampliamenti, il cui corpo originario è quello che si affaccia direttamente sulla via Castiglione anche se la facciata attuale è frutto di rimaneggiamenti successivi.

Con prospetto principale sulla via, l’edificio è composto da due piani fuori terra. La facciata è caratterizzata dal portico a sette arcate con colonne a base circolare ed ottagonale alternate e finitura ad intonaco trattato a finto mattone, con capitelli di semplice fattura.

L’intradosso degli archi ha finitura di intonaco tinteggiato di colore rosso. Una sola colonna e l’arco corrispondente, in prossimità dell’ingresso al civico 44 è completamente in mattoni a faccia vista.

Il sovrastante paramento murario ha finitura in faccia a vista come il paramento sotto il portico. Il piano nobile è caratterizzato da sei finestre, con piattabanda, prive di elementi decorativi e da tre finestre a sesto acuto con cornici e davanzali in aggetto, in cotto.

Conclude il prospetto un cornicione sotto gronda con motivi in mattoni. Il cornicione aveva in origine finitura ad intonaco dipinto di cui permangono alcune tracce.

Tra il 1940 e il 1941 viene eseguito il restauro del prospetto principale a cura del Comitato Bologna Storico Artistica e dell’ing. Guido Zucchini (collaboratore e continuatore dell’opera di Alfonso Rubbiani).

L’incarico era stato affidato dall’allora proprietà sig.ra Ida Cevenini Ferrari. L’intervento di pulizia e restauro, ha comportato anche la realizzazione di tre archi acuti di nuova fattura, in stile, nella porzione di casa ritenuta più antica, dove si erano trovate tracce di originarie finestre a sesto acuto.

Il restauro del fregio di coronamento aveva portato alla luce motivi pittorici con “..piccole figurette di putti, alternate con tartarughe, leopardi, topi, porcospini, colombe, faine, conigli, ecc.., frammisti a festoni, stelle, soli e lune.

Il tutto disegnato con una certa durezza gotica, e con un segno calligrafico quali si riscontrano in alcuni soffitti Bolognesi della seconda metà del quattrocento..” (tratto da un articolo dell’ing. Guido Zucchini del 4 marzo 1941).

Dei motivi pittorici oggi si vedono solo poche tracce molto chiare.